Martedì, 14 Marzo 2017

CON GLI STUDENTI, FUTURI PROTAGONISTI DELL'AUTONOMIA, INIZIA LA FASE PARTECIPATIVA PER LA RIFORMA DELLO STATUTO

Stamane, 14 marzo 2017, nella Sala Wolf del Palazzo della Provincia autonoma di Piazza Dante a Trento si sono incontrate due Consulte, l'una per la Riforma dello Statuto di autonomia, l'altra quella provinciale degli studenti.

Al centro dell'incontro il documento preliminare con le linee guida per la Riforma dello Statuto elaborato dai 25 componenti della Consulta, nominati dagli ambiti politici e civili (economici, sociali, culturali etc.) della società trentina.

"Siamo contenti di cominciare con voi che rappresentate il futuro di questa comunità, forse ve lo sarete sentiti dire, con fastidio, parecchie volte", così il presidente della Consulta per la Riforma dello Statuto, Giandomenico Falcon, ha esordito davanti a molti studenti della Consulta degli Studenti trentini. "Questo documento con le linee guida per la riforma dello Statuto elaborato dalla Consulta, può servire a fare il punto sull'autonomia e ciò che le generazioni più avanti di voi pensano dovrebbe essere. Ma questa è l'occasione per voi di entrare nel circolo delle idee che diventa anche il circolo della responsabilità" ha aggiunto il presidente Giandomenico Falcon illustrando il documento preliminare che gli studenti avevano già avuto modo di leggere nei giorni scorsi. "Questo documento, con i suoi otto temi, è per voi l'occasione di entrare in questo circuito di riflessione e di proposte, senza addossare a voi nessuna responsabilità su ciò che contiene ma voi avete tutto il diritto di avere delle idee e di proporle. Noi, della Consulta - siamo qui con anche altri colleghi, Fabio Pizzi e Martina Loss, Maurizio Fugatti e Giuseppe Detomas, oltre al vicepresidente Woelk - siamo molto contenti che voi possiate confrontarvi con noi sul documento preliminare. Domani, l'autonomia, sarà la vostra autonomia", ha concluso il presidente Falcon.

Subito dopo ha preso la parola il vicepresidente Woelk che ha sottolineato "questa che stiamo aprendo oggi è la fase di partecipazione. Quello di cui discuterete non ha effetto immediato ma ha bisogno di confronto. Il documento contiene indicazioni ed è un tentativo di sollecitare la partecipazione. Penso che sarà molto importante, nei prossimi sei mesi, per i Trentini, la discussione e la possibilità di esprimere liberamente la propria opinione. Siamo riusciti in pochi mesi ad arrivare alla piattaforma IoPartecipo [https://iopartecipo.riformastatuto.tn.it], soluzione  interattiva che ora Sara Carneri vi presenterà. Prima di presentare la piattaforma IoPartecipo, è stato proiettato il breve video realizzato per illustrare gli otto ambiti del documento preliminare elaborato dalla Consulta per la riforma dello Statuto.

"Noi come Consulta degli Studenti - ha detto il presidente della Consulta provinciale degli Studenti, Stefano Auriemma - potremmo essere un grande attore per la partecipazione alla Riforma dello Statuto. Abbiamo letto con grande piacere il documento preliminare. La nostra proposta, in riferimento all'iniziativa legislativa, è di prevedere per la Consulta degli Studenti possa essere inserita a fianco di tutti gli enti che possono avere iniziativa legislativa, tenendo in considerazione, naturalmente tutti gli strumenti di partecipazione. Un altro punto che vogliamo suggerire è di inserire le petizione online che stanno prendendo piede in questo momento".

Il presidente Falcon ha colto l'occasione per illustrare più nei dettagli alcuni punti del documento preliminare. "Voi studenti dite che i temi del documento sono condivisibili ma, basterebbe passare il 'confine' di Salorno, per capire che non è così. Quando diciamo che la Regione può essere sia comunità politica sia coordinamento, diciamo delle cose che, per la comunità altoatesina, potrebbero suonare problematiche. L'idea delle petizioni online - ha aggiunto, fra l'altro, il presidente Falcon - è più semplice da realizzare. In riferimento all'iniziativa legislativa , il presidente ha invitato gli studenti a fare una riflessione ampia che includa le diverse componenti della società trentina".

"Il problema principale della democrazia partecipativa - ha aggiunto il vicepresidente Jens Woelk -  è la qualità  delle decisioni, che è il nodo centrale e la garanzia che la discussione arrivi ad una decisione. Mentre le petizioni online sono più facili da realizzare, l'iniziativa legislativa è, invece, più difficile".

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