Martedì, 30 Maggio 2017

A Caldonazzo un altro incontro per promuovere la partecipazione

“PORTARE LA DISCUSSIONE E IL CONFRONTO SULL’AUTONOMIA NEI LUOGHI DI LAVORO”, L’AUSPICIO DELL’ASSESSORE COMUNALE MATTEO CARLIN

Nella Casa della Cultura di Caldonazzo, ieri sera si è svolto uno degli incontri sul territorio per promuovere la partecipazione dei cittadini alla discussione del documento preliminare elaborato dalla Consulta per la riforma dello Statuto. Il saluto iniziale è stato fatto dall'assessore del Comune di Caldonazzo, Matteo Carlin, che ha esortato i presenti  a portare la discussione e il confronto sulla riforma dello Statuto presso gli enti, le associazioni e i luoghi di lavoro delle persone in sala. Erano presenti anche alcuni amministratori dei Comuni limitrofi. Giovanna Siviero, nel dare avvio ai lavori ha invitato tutti ad esporre la propria opinione, le proprie idee e proposte indirizzandole alla Consulta. Proprio per illustrare le tante opportunità di partecipazione dei cittadini, Sara Carneri ha preso la parola e ha illustrato la piattaforma ioPartecipo, ioRacconto e, dettagliatamente, i contenuti del sito www.riformastatuto.tn.it dove si trova traccia dei lavori della Consulta. Ha poi preso la parola Carlo Borzaga che, a nome della Consulta, ha illustrato brevemente gli 8 ambiti del documento preliminare e ha riassunto il percorso della Consulta. "Nel documento sono state riportate le tematiche condivise dai 25 componenti della Consulta. Perché rivedere lo Statuto? La prima ragione importante è quella di fare sintesi dell'evoluzione che l'autonomia provinciale e regionale ha subito e i cambiamenti del contesto a livello europeo. Non solo fare sintesi ma è opportuno, anche, rilanciare l'autonomia fra gli stessi cittadini che sono abbastanza assuefatti all'autonomia". Il professor Borzaga ha poi illustrato la storia fin qui percorsa dall'autonomia e ha indicato come la nostra specialità, con lo Statuto, abbia garantito una buona gestione di competenze che, altrove, vengono gestite dallo Stato. "Finora abbiamo saputo gestire bene l'autonomia e le risorse. Ma, nel frattempo l'Unione Europea e il resto del mondo si sono evoluti. Questi processi, soprattutto quello europeo, hanno messo un po' in crisi la nostra autonomia. La natura delle competenze è molto  cambiata. In sostanza bisogna riallineare lo Statuto alla realtà. Poi c'è una seconda ragione: è necessario che le due Province si ritrovino in questo Statuto. Le ragioni fondanti della nostra autonomia vanno spiegate sia alla comunità regionale sia a quella nazionale ed europea. Il valore delle differenze ci sta distinguendo dagli altri. Dobbiamo riscoprire il valore della Regione, trovare soluzioni collettive ai problemi comuni. Sviluppare maggiormente la nostra capacità di autogoverno. Da cosa dobbiamo partire per fare la riforma? Dobbiamo tenere conto che operiamo con dei vincoli: la proposta di riforma deve essere in linea con la maggioranza del Parlamento e quindi proposte di  autodeterminazione non potrebbero passare. Il governo e il Parlamento hanno sempre lavorato, finora, in sintonia ma se non dovesse essere più così?". Riportando quanto discusso finora sia dalla Consulta, sia dal dibattito emerso dagli incontri sul territorio, Borzaga ha fatto cenno, in particolare, alla questione molto dibattuta della Regione come “comunità politica”, all'ampia discussione sul preambolo, alle minoranze linguistiche che sono il terzo punto del documento preliminare, al rafforzamento dell'autonomia nei Comuni. Matteo Carlin, assessore del Comune di Caldonazzo, intervenendo ha ringraziato il professor Borzaga per la visione economica che è riuscito a prospettare alle persone presenti e ha fatto riferimento alla necessità di valorizzare l'autonomia per difendersi da certi attacchi alla nostra Specialità. David Perazzoli, sindaco dell'Altopiano della Vigolana, ha fatto alcune domande sia riguardo all'iter del documento finale sia riguardo al ruolo dei Comuni. Giuliana Bassetti ha chiesto informazioni riguardo alla tempistica. Fiorenzo Malpaga, consigliere comunale di Caldonazzo, è intervenuto per riferire il suo apprezzamento in merito alla rivalutazione che la Consulta ha fatto del ruolo dei Comuni e alla garanzia delle risorse finanziarie. Luciano Costazzer è intervenuto per chiedere "che cosa giustifica l'autonomia in Trentino rispetto all'Alto Adige". In conclusione è intervenuta Martina Loss che ha nuovamente sollecitato la partecipazione dei cittadini e ha invitato  i presenti a fare passaparola sull'opportunità di confronto sui temi dell'autonomia e sul documento preliminare. 

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