A Vezzano, teatro Valle dei Laghi, presentato il documento preliminare
SI È PARLATO DI REGIONE, COMUNI, FORME DI DEMOCRAZIA DIRETTA
"È importante che la popolazione partecipi al percorso di riforma dello Statuto" ha detto Attilio Comai, presidente della Comunità Valle dei Laghi ringraziando i suoi concittadini intervenuti a Vezzano. A moderare la serata Giovanna Siviero che ha spiegato le modalità che la Consulta ha predisposto per partecipare. Tutti possono contribuire alla riforma dello Statuto con idee, proposte, commenti agli 8 ambiti tematici individuati dalla Consulta. Sul sito web iopartecipo.riformastatuto.tn.it basta registrarsi, accedere e partecipare. Martina Loss, designata dalle associazioni nella Consulta, ha spiegato il documento preliminare presentando gli "spunti che ci raccontano come gli elementi dello Statuto facciano parte della nostra vita. Il punto di partenza è la nostra autonomia, una parola che scorre viva nei nostri dialoghi. Autonomia come tassello che raccoglie lo spirito multicolore che descrive il nostro territorio. Cosa caratterizza la nostra Regione? Ambiente, elementi naturali e culturali, identità locali, forme di autogoverno, minoranze linguistiche, usi e costumi. Quello della Consulta non è un documento normativo, è aperto ad accogliere i contributi dei cittadini. Ci sono sei mesi di tempo per partecipare alla riforma dello Statuto". Angelina Pisoni, referente del comitato "Aiutiamoli a cambiare" e "Più democrazia in Trentino", ha sottolineato come "siamo difronte a una crisi della democrazia rappresentativa. Come Comitato abbiamo chiesto di partecipare all'audizione pubblica del 12 giugno dedicata alla società civile organizzata. Vogliamo proporre di inserire nello Statuto il referendum confermativo come nuovo strumento di democrazia diretta, in particolare per le decisioni su cui i rappresentanti istituzionali sono chiamati a legiferare sulle loro prerogative". Attilio Comai, presidente della Comunità di Valle, ha detto che "qualcuno di noi si aspettava che la Regione sparisse, tanto sono residuali le sue competenze. O diamo spessore a questa Regione o facciamo meglio a toglierla. A livello locale, un tema importante è quello dei rapporti tra Comuni, enti locali e Provincia. Abbiamo il Consiglio delle Autonomie Locali ma servirebbe più spazio per i Comuni, con nuove forme di consultazione". Per Giuliano Manara, consigliere comunale, la nostra è un'autonomia fragile, "non ho mai visto – ha detto – una difesa forte agli attacchi che vengono mossi alla nostra autonomia. Mi chiedo come una modifica allo Statuto possa essere recepita in Parlamento". Cinzia Mattevi, segretaria comunale, ha posto l'attenzione sul documento preliminare elaborato dalla Consulta, in particolare sul tema dei "Comuni, forme associative e rappresentanza", in cui si parla di "competenza ordinamentale per gli enti locali alle Province autonome", esprimendo qualche perplessità e chiedendo quali siano le motivazioni sostanziali alla base di questa proposta. Per tutti l'invito è di scrivere il proprio punto di vista online, su ioPartecipo, in modo da continuare il dibattito.
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