Mercoledì, 05 Luglio 2017

Circa settanta persone a Tione per discutere della riforma dello Statuto

TONINA, “FONDAMENTALE TRASMETTERE I VALORI DELL’AUTONOMIA ATTRAVERSO I GIOVANI”

Giorgio Butterini, presidente della Comunità di Valle delle Giudicarie, ha aperto l'incontro che si è svolto ieri sera a Tione. "Il Trentino è un buon esempio di amministrazione, i suoi cittadini devono essere responsabili e portare avanti i valori dell'autonomia in una logica evolutiva e partecipativa", ha detto il presidente. Dopo la proiezione del video e l'illustrazione degli strumenti di partecipazione (www.riformastatuto.tn.it), Giovanna Siviero - dell'Unità di missione strategica per la partecipazione e la trasparenza - ha dato la parola a Mario Tonina, consigliere provinciale e componente della Consulta. Tonina ha iniziato il suo intervento ringraziando coloro che sono intervenuti. "Credo sia significativo che voi siate qui numerosi. È un segno che la sensibilità verso il valore dell'autonomia può essere ancora coltivata. Ringrazio anche Martina Loss, componente della Consulta, e la dott. Gentile che guida l'Unità di missione strategica della Provincia e tutto lo staff per il supporto dato alla Consulta per la riforma dello Statuto. In sala vedo anche dei giovani, non tantissimi ma ci sono, e questo è fondamentale per trasmettere i valori dell'autonomia. Nelle Giudicarie, già ben prima dell'Accordo De Gasperi-Gruber, ci sono state esperienze di autogoverno che hanno regolato la vita delle nostre comunità. In sala è presente anche il presidente delle Regole di Spinale e Manez, Zeffirino Castellani. Le Regole – qui come nella Val di Fiemme -, e le ASUC hanno una storia millenaria di gestione responsabile dei territori montani e sono un presidio importantissimo. Ricordo che in Trentino abbiamo un modello cooperativo nato 120 anni fa. Queste esperienze hanno fatto la differenza nel garantire futuro e sviluppo a queste terre". Mario Tonina ha poi illustrato quanto fatto dalla Consulta e i contenuti del documento preliminare. “In questo documento potranno essere accolti i vostri contributi, le vostre osservazioni e idee. Perciò è importante che vi facciate ambasciatori dell'autonomia e portiate le riflessioni di stasera all'esterno, alle persone che conoscete". Fra i presenti in sala anche l'antropologo Annibale Salsa che, citato più volte da Mario Tonina, "ha sempre aiutato i Trentini a capire fino in fondo il valore dell'autogoverno. L'autonomia ha fatto la differenza, aumentando il benessere economico e sociale della nostra comunità". È poi iniziato il dibattito. Primo a intervenire Bruno Lorenzetti che ha puntato l'attenzione sulla necessità che il Trentino Alto Adige sia unito nell'affrontare la riforma dello Statuto e “faccia una proposta non soltanto difensiva rispetto agli attacchi di chi ritiene l’autonomia come un privilegio. Mi piacerebbe trovare nel documento una proposta per rendere più facili e funzionali i rapporti istituzionali all’interno della provincia”. Valerio Bonazza ha osservato che “siamo il fiore all’occhiello nel panorama amministrativo, non altrettanto a livello di enti locali, incardinati a livello regionale”. Felice Ducoli ha fatto presente la sfiducia della gente nella politica che "senz'altro coinvolge anche la partecipazione a questo processo di riforma dello Statuto” e ha osservato che “c’è una dicotomia tra il senso dell’autonomia e il senso di colpa dell’autonomia, specie nei giovani che non hanno piena consapevolezza del perché siamo una regione a statuto speciale”. Giulio Pernisi ha proposto di inserire nel documento un richiamo alla pluralità culturale, “vorrei un Trentino più solidale e accogliente anche verso le nuove culture”. Aldo Gottardi riconosce la scarsa conoscenza delle radici dell’autonomia, “tutti conoscono la storia degli ultimi settant’anni, ma non è sufficiente. È necessario che i trentini conoscano le loro radici”. A tal proposito, Francesca Nicolazzi ha osservato che il Centro Studi Judicaria potrebbe avere un ruolo nel far conoscere la storia dell’autonomia e dell’autogoverno del territorio ai giovani. Sono poi intervenuti, tra gli altri, Giancarlo Galeani, esprimendo perplessità sulle posizioni della Convenzione di Bolzano, e Diego Binelli. Annibale Salsa ha ricordato i valori dell’autonomia nei territori alpini. “Da secoli l’autonomia è legata ai territori di montagna. Il riferimento alle minoranze linguistiche è corretto ma bisogna ricordare l’importanza dei presidi territoriali di montagna, l’autogoverno e la gestione di territori che si misurano con lo spopolamento. Non c’è niente di male – ha proseguito Salsa - a dire che l’autonomia è un privilegio se riusciamo a spiegarne la necessità e a giustificarla. Le ragioni dell’autonomia non vanno annacquate, il ragionamento va portato sul terreno storico, sociale ed economico”. In chiusura, l’intervento di Martina Loss che ha ringraziato i presenti e invitato tutti a partecipare alla riforma dello Statuto.


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